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Fotovoltaico e tralicci

Terna: consumi in calo nel 2022

Nel 2022, secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, il fabbisogno di energia elettrica in Italia è stato pari a 316,8 miliardi di kWh, un valore in flessione dell’1% rispetto al 2021. Le fonti rinnovabili hanno coperto complessivamente il 31,1% della domanda registrando, in particolare, un marcato calo della produzione idroelettrica. Giù anche l’indice IMCEI: i consumi industriali delle imprese cosiddette ‘energivore’ sono diminuiti, infatti, del 5,4% rispetto al 2021.

Un 2022 a due velocità

La modesta contrazione della domanda di elettricità registrata nel 2022 è la risultante di un anno “a due velocità”. Le variazioni tendenziali positive nella prima parte dell’anno e negative a partire dal mese di agosto sono state conseguenza di una serie di fattori concomitanti. Le misure di contenimento dei consumi elettrici attuate dai cittadini e dalle imprese su indicazione del Governo, il caro prezzi che ha caratterizzato i mercati dell’energia e le temperature piuttosto miti registrate nei mesi autunnali e invernali. Dal lato della produzione, la contrazione della generazione idroelettrica (-37,7%), imputabile al lungo periodo di siccità, è stata parzialmente compensata dall’aumento della generazione termoelettrica (+6,1%) e in particolare dall’incremento di quella a carbone a seguito delle azioni messe in atto dal Governo per fronteggiare la crisi gas. In questo scenario, il saldo con l’estero è rimasto sostanzialmente invariato rispetto al 2021, a fronte di una volatilità dei prezzi sui mercati dell’energia.

Nell’ottica di promuovere comportamenti di consumo efficienti, Terna ha lanciato ‘Noi Siamo Energia’, campagna di sensibilizzazione per un utilizzo virtuoso dell’elettricità in Italia. La campagna di comunicazione ha identificato una serie di comportamenti grazie ai quali è possibile contenere i consumi, e quindi i costi, in un’ottica di sostenibilità, risparmio economico e maggior efficienza energetica, a beneficio di tutti. L’app sul sistema elettrico, disponibile su tutti i device, acquisce una nuova funzionalità. Si chiama Ecologio e consente a ogni cittadino di individuare facilmente la fascia oraria di picco giornaliera in cui è preferibile consumare meno energia (dal lunedì al venerdì) e, quindi, poter scegliere consapevolmente di moderare il proprio fabbisogno riducendo al contempo i costi per l’intero sistema elettrico italiano.

Consumi nello scorso anno

Analizzando i dati del 2022, la domanda di elettricità nel nostro Paese è stata pari complessivamente a 316,8 miliardi di kWh. A livello territoriale la variazione è risultata in diminuzione al Nord (-1,5%) e sostanzialmente in linea con i valori dell’anno precedente al Centro e al Sud e nelle isole (rispettivamente -0,3% e -0,2%). La domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’86,4% con produzione nazionale e per la quota restante (13,6%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. La produzione nazionale netta (276,4 miliardi di kWh) è risultata in diminuzione dell’1,3% rispetto al 2021 con la seguente articolazione per fonti: in crescita le fonti fotovoltaica (+11,8%) e termoelettrica (+6,1%); in flessione le fonti idroelettrica (-37,7%), eolica (-1,8%) e geotermica (-1,6%). L’indice IMCEI ha fatto registrare una flessione del 5,4% rispetto al 2021.

Passiamo all’analisi del mese di dicembre 2022. La domanda elettrica complessiva si è attestata a 25 miliardi di kWh, un valore in flessione del 9,1% rispetto a dicembre del 2021. Il dato è stato influenzato anche dalla presenza di due giorni lavorativi in meno (20 vs 22) e da una temperatura media mensile superiore di ben 2°C rispetto a dicembre del 2021. Il valore della domanda elettrica mensile, destagionalizzato e corretto dall’effetto della temperatura e del calendario, risulta in calo del 6,5%. In termini congiunturali, la richiesta elettrica di dicembre 2022 risulta sostanzialmente stazionaria rispetto al mese precedente (novembre 2022). A livello territoriale la variazione di dicembre 2022 è risultata ovunque negativa: -8,3% al Nord, -9,4% al Centro e -10,5% al Sud e nelle isole. La domanda di dicembre 2022 è stata soddisfatta per l’89,4% con produzione nazionale e per la quota restante (10,6%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero.

La situazione rinnovabili

Le fonti rinnovabili hanno coperto il 26,9% del fabbisogno mensile. La produzione nazionale netta (22,5 miliardi di kWh) è risultata in diminuzione dell’11,9% rispetto a dicembre 2021 con la seguente articolazione per fonti: eolica (-39,4%), idroelettrica (-18,6%), fotovoltaica (-17,2%), termoelettrica (-6,1%) e geotermica (-1,9%). Per quanto riguarda il saldo import-export, il dato è in aumento del 17,1% per effetto di un aumento dell’export (+9,6%) e dell’import (+15,5%). L’indice IMCEI relativo ai consumi industriali di dicembre 2022 ha fatto registrare nel mese una diminuzione del 15% rispetto a dicembre 2021. Quasi tutti i comparti sono risultati in calo, in particolare quelli della siderurgia, della meccanica e dei metalli non ferrosi. Variazioni positive per il settore degli alimentari, delle ceramiche e delle vetrarie; stazionaria la chimica. Anche a livello congiunturale il dato destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario registra un calo del 6,4% rispetto al mese precedente (novembre 2022).

 

Fonte: terna.it