Linee guida sull’agrivoltaico
L’agrivoltaico è una tecnologia che prevede la combinazione, su un unico terreno, di alcuni tipi di colture combinate con la generazione di energia prodotta da un impianto fotovoltaico. Questa tecnica ibrida contribuisce alla decarbonizzazione del pianeta, oltre a incrementare il grado di sostenibilità e redditività delle aziende operanti nel settore agricolo.
Un impianto agrivoltaico è quindi un impianto fotovoltaico che adotta soluzioni volte a preservare la continuità delle attività di coltivazione agricola e pastorale sul sito di installazione.
Tra i suoi benefici principali:
- Risparmio di suolo e maggior resa dei terreni
- Protezione delle colture agricole da agenti atmosferici
- Risparmio nel consumo idrico grazie al microclima
- Fonte integrativa di reddito da poter reinvestire nella propria attività
- Creazione di valore condiviso sul territorio
Incentivi per l’agrivoltaico
Nell’ambito del PNRR, il MITE ha disposto un contributo a fondo perduto ed una tariffa incentivante per la realizzazione di impianti agrivoltaici da installare su terreni agricoli. I soggetti beneficiari della misura disciplinata dal bando, in arrivo nel 2023, sono:
Soggetto A: impresa agricola (singola o associata), che realizza il progetto con l’obiettivo di contenere i propri costi di produzione e utilizzando terreni agricoli di proprietà. In tal caso, è ipotizzabile il mantenimento dell’attività agricola prevalente ai fini PAC.
Soggetto B: Associazione Temporanea di Imprese (ATI), formata da imprese del settore energia e da una o più imprese agricole che, tramite uno specifico accordo, mettono a disposizione i propri terreni per la realizzazione dell’impianto agrivoltaico.
I beneficiari potranno usufruire di un contributo in conto capitale nella misura massima del 40 per cento dei costi ammissibili e di una tariffa incentivante applicata alla produzione di energia elettrica netta immessa in rete (in Asta).