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Fotovoltaico e peperoncino: un binomio che funziona

Per migliorare l’efficienza del fotovoltaico basta un ingrediente tanto comune quanto il peperoncino. È quanto spiega Jon Major, ricercatore dello Stephenson Institute for Renewable Energy dell’Università di Liverpool, in un’intervista concessa a Repubblica. Andiamo a scoprire di cosa si tratta e per quale motivo questa spezia potrebbe apportare benefici alla produzione di energia alternativa con il fotovoltaico.

A quanto pare il peperoncino può incrementare sensibilmente la produzione di energia tramite pannelli solari.

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Il peperoncino più green del previsto

Una scoperta che potrebbe rivoluzionare l’intero universo delle energie rinnovabili, portando alla creazione di nuovi pannelli fotovoltaici capaci di produrre più energia occupando porzioni di spazio ridotte.

Il collegamento tra pannelli fotovoltaici e peperoncino potrebbe apparire a dir poco fantasioso. Ma è in realtà un principio attivo contenuto in questa spezia a rendere i pannelli solari più efficienti: si tratta della capsaicina, elemento già noto per i suoi effetti benefici sull’organismo, come per la circolazione del sangue e la salute del cuore.

Così come spiegato da Major a Repubblica, questo composto pare possa modificare la densità degli elettroni nella cella solare, permettendo così di raccogliere e convogliare più energia elettrica:

“Ciò che succede nei pannelli solari è questo: hai dei fotoni che arrivano dal sole e questi liberano alcuni elettroni. A quel punto tutto sta nel muovere questi elettroni nella direzione giusta, così da ottenere una corrente elettrica. Il modo per migliorare l’efficienza di questo processo è avere un’alta densità di elettroni in una certa area, e una bassa densità in un’altra area. […] L’aggiunta di capsaicina ha permesso di ottenere delle celle fotovoltaiche con efficienza senza eguali.”

 

La chimica dell’efficienza nel fotovoltaico

Naturalmente, la capsaicina contenuta nel peperoncino non può essere aggiunta al pannello fotovoltaico dopo la sua produzione, ma deve invece essere inglobata negli strati interni che compongono la cella solare.

Non solo peperoncino, però, poiché pare che anche un ingrediente rinvenuto nel tofu possa aumentare l’efficienza del fotovoltaico, addirittura riducendo i costi di produzione dei pannelli. Normalmente, la produzione di celle fotovoltaiche impiega pellicole di telluluro di cadmio, derivato dal cloruro di cadmio, una sostanza purtroppo tossica e carcinogena.

Per questa ragione, gli esperti hanno pensato di sostituire questa sostanza chimica con altri cloruri più sicuri, molti di origine naturale. Dopo aver provato con il classico sale da cucina, si è rivelato particolarmente utile il cloruro di magnesio, presente sia nell’acqua marina che abbondante proprio nel tofu.